SOCIAL E COVID
Quanto l’Italia è digitale rispetto al resto del mondo? E quanto il Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini?
Vediamo i numeri pubblicati nelle statistiche aggiornate fino ad inizio 2021.
Annualmente diverse piattaforme come “We Are Social” e “Hootsuite” utilizzano una grande mole di dati per estrapolare il comportamento degli utenti in rete.
Una valanga di numeri e report che se ben organizzati ci permettono di leggere e conoscere i comportamenti, vediamone una sintesi.
LE STATISTICHE A LIVELLO MONDIALE
Siamo quasi 8 miliardi di persone, il 66% possiede uno smartphone e il 59% utilizza internet.
Quindi notiamo un tasso di penetrazione tecnologica molto alto.
Da stime leggermente più vecchie, se la popolazione under18 e over65 conta circa 3 miliardi di persone, la restante popolazione nella fascia d’età 20-60 compone il 51% della popolazione, ovvero il target delle comunicazioni media.
La distribuzione geografica degli utenti che accede a internet è influenzata da caratteristiche geo-economiche, dove più favorevoli si toccano tassi di penetrazione del 95%, mentre in area come il centro Africa solo il 22%. Pari proporzione si mantiene nel numero di utenti che accedono ai social.
L’utilizzo dei social network nel mondo viene misurato anche con il numero di utenti unici iscritti sulle varie piattaforme ogni mese. I social network più usati al mondo sono:
- Facebook: 2,7 miliardi di utenti;
- Youtube: 2,0 miliari di utenti;
- WhatsApp: 2 miliardi di utenti;
- Facebook Messenger: 1,3 miliardi di utenti
- Weixin/WeChat: 1,2 miliari di utenti;
- Instagram: 1,15 miliardi di utenti.
LE STATISTICHE IN ITALIA
L’Italia è nelle aree geografiche con caratteristiche geo-politiche ed economiche migliori, il tasso di penetrazione è dell’82%, con leggero diversità per divisione in fasce d’età rispetto alla media globale.
Infatti la fascia d’età 25-44 è connessa all’89%, mentre gli over65 meno del 30%.
Coloro che accedono a internet e usano i social rappresentano il 58% della popolazione (+5% rispetto alla media mondo) e nonostante la popolazione di 60 milioni di abitanti, si registrano 80 milioni di connessioni da dispositivi mobile.
Gli italiani passano su internet 6 ore al giorno e quasi 2 sui social; numeri inferiori rispetto alla media mondiale.
Gli intervistati affermano di interagire con le piattaforme (88%) per svago e ricerca, solo il 31% a scopo lavorativo, contro il 40% di media mondo. Rispetto gli altri paesi europei siamo comunque nella media.
Per chi fa business sui social è interessante notare come sulla piattaforma social più popolosa, Facebook, l’engagement rate più alto è quello dei video (7,5%), a seguire foto, post e link con una media del 3%.
Quanti italiani ci sono sui principali social network?
- Facebook: 38,4 milioni di utenti; (+6,8% rispetto al Q1 2019)
- Youtube: 36,1 milioni di utenti;
- Instagram: 28,8 milioni di utenti;
- Linkedin: 21 milioni di utenti
- Pinterest: 14,9 milioni di utenti
- Twitter: 12,8 milioni di utenti;
- TikTok: 5,4 milioni di utenti; (+475% in 9 mesi)
Cos’ha cambiato il COVID sull’uso dei social?
La quarantena ha sicuramento alterato le medie precedenti, come pure usi e abitudini degli utenti.
Durante il periodo marzo – dicembre 2020, si è rilevato un aumento dell’uso giornaliero di Whatsapp del +81% e +57% su Messenger; è palese il bisogno di comunicare direttamente con famiglia e amici (e magari lavoro a distanza).
In questo periodo si sono spostate le attenzioni dai social principali come Facebook e Instagram, verso la nuova piattaforma TikTok, la piattaforma social più interessante dell’anno, come evidenziano le ricerche online che sono in continuo aumento.
Conta infatti 5,4 milioni di utenti italiani a Marzo 2020, con un aumento del +457% rispetto a soli 9 mesi prima.
Per le piattaforme principali (Facebook e Instagram) si nota un calo d’interesse nonostante l’aumento degli iscritti, forse solamente una mancanza di contenuti da poter pubblicare sui social dovuto alla restrizione della pandemia.
Resta comunque Facebook la piattaforma dove si è passata la maggior parte del tempo, mentre una riduzione d’attenzione da parte degli utenti l’hanno subita Pinterest e Twitter.
Nessun’alterazione per Youtube, secondo in classifica, che regge bene durante la quarantena.
Linkedin è una piattaforma professionale dove si cerca e parla di lavoro. I trend d’interesse sono meno rilevanti dato che più soggetta alla situazione economica-lavorativa e ha registrato un incremento di nuovi utenti del 19,5%, il che può rappresentare la necessità di cercare nuovo lavoro su una piattaforma professionale.
Ora che la pandemia sembra essere sotto controllo, l’economia sta ripartendo.
Le aziende che hanno investito in comunicazione digitale, come si comporteranno? Manterranno questo trend? E lo stesso le abitudini degli utenti?
Attendiamo le statistiche aggiornate e vedremo nei prossimi articoli le attività e strategie realizzate durante il covid e i nuovi trend per il futuro.